Villamaina è un paese situato in una felice posizione, a ca. 580 metri di altezza, al centro dell'Irpinia,
su un'amena collina caratterizzata dal verde intenso di una natura particolarmente generosa. Il suo territorio
si estende tra i comuni di Rocca San Felice, Torella dei Lombardi, Paternopoli, Gesualdo, Frigento.
Fra quest'ultimo comune e Villamaina esistono due antiche vie: una denominata
Appia Antica, voluta dal
console Appio Claudio, che collegava Roma a Brindisi, l'altra denominata
via Domizia (oggi chiamata
via Napoletana), voluta dall'imperatore Traiano, che collegava Napoli all'Appia Antica, nei pressi di
Romulea
(l'attuale Bisaccia).
Il suolo di Villamaina è di tipo calcareo argilloso; in esso
è presente una certa quantità di carbonato di calce,
assai friabile e di colore gialliccio, che fa da base alla durissima roccia su cui poggia il paese.
Villamaina rientra in una zona altamente sismica ed ha risentito
di frequenti
terremoti che si sono succeduti nel corso dei secoli e che hanno profondamente cambiato
la struttura del paese, cancellando valide testimonianze storiche e artistiche.
Per la sua posizione e per il suo fertilie terreno, il paese si
è prestato bene per la produzione di
olio e
vino,
fin dall'epoca romana.
Le piantagioni di ulivo occupavano la zona occidentale, mentre i vigneti erano coltivati
nella zona sud-orientale della collina villamainese.
Attualmente Villamaina rispecchia il paesaggio tipicamente irpino: una collina su cui si trova il centro abitato
ed una miriade di case rurali sparse per la campagna circostante. Il territorio presenta estensioni di
castagnei
e
querceti; questi ultimi utili, ma meno che in passato,per l'allevamento dei suini.
Molti boschi sono stati sfoltiti o recisi. Anche gli olmi stanno scomparendo. La vite coltivata oggi
è più bassa di
quella del passato ed è vincolata in spazi ristretti.
|
|
|
Vigneto |
|
Castagneto |
In questi ultimi anni è andata sviluppandosi la
coltivazione del tabacco. Essa richiede abbondanza di acqua,
ragion per cui le piantagioni sorgono nei pressi dei torrenti. Inoltre ci si attrezza per la raccolta e la
trattazione delle sue foglie.
|
|
|
Uliveto |
|
Grappolo d'uva
|
LA FAUNA
Per quanto riguarda la fauna, tra i mammiferi sono presenti la
volpe (in buona consistenza), la
donnola,
la
faina, la
lepre, il
tasso e, negli ultimi anni,
è tornato il
cinghiale.
Per quanto riguarda la fauna ittica, nel fiume Fredane troviamo il
barbo, l'
alborella, il
cavedano
e, occasionalmente, la
trota.
Notevole è l'avifauna:
poiana,
sparviere,
astore,
gheppio,
corvo imperiale,
cornacchia,
nibbio bruno,
falco pellegrino, ecc. E'
possibile osservare con una certa facilità
passeri,
fringuelli, il
Merlo, il
Picchio, lo
Strillozzo, l'
Upupa, il
Pettirosso,
il
Tordo Bottaccio, il
Sassello, la
Gazza, la
Pica, la
Capinera e il
Cardellino.
Troviamo anche il
Fagiano, la
Folaga, il
Germano Reale, la
Quaglia, lo
Storno e il
Colombaccio.
Tra i rapaci notturni sono presenti la
Civetta, l'
Assiolo, l'
Allocco, il
Barbagianni;
la
Taccola e la
Starna popolano intensamente le campagne. Sono presenti anche il
Gufo comune,
la
Beccaccia, il
Beccaccino e l'
Usignolo.
(Sul nostro territorio è consentita la caccia generalmente nel periodo che va
dall'ultima settimana di Agosto all'ultima settimana di Gennaio)