Nata in origine come cappella privata del palazzotto ducale dei Caracciolo e successivamente ampliata ed eletta
a
Chiesa Madre del paese, la Chiesa di Santa Maria della Pace � un vero e proprio simbolo della storia di
Villamaina.
Dopo il sisma del 1980, � stata quasi interamente ricostruita. Come testimonia una lapide ritrovata dopo il 1980,
la Chiesa era inizialmente dedicata alla Madonna di Costantinopoli. Era formata da tre navate con l'abside
semicircolare coperta da una semicupola. La navata di sinistra conteneva la Cappella del Rosario e del Conte,
con la
tomba ducale risalente al 1539, sormontata da una Resurrezione del sec. XV. La navata centrale
aveva una modesta pavimentazione. Infine la navata di destra era costituita dalle cappelle dell'
Immacolata Concezione,
di
San Paolino e del
Corpo di Cristo, nella quale troneggiava il grande e prezioso
Trittico cinquecentesco.
|
|
|
|
|
Interno della Chiesa |
|
Altare e Trittico |
|
Portale sec. XV |
La Chiesa Madre di Villamaina agli inizi del secolo scorso fu danneggiata da un memorabile incendio che mand� in
rovina, tra le altre cose, un preziosissimo organo settecentesco. Secondo la tradizione orale essa ospitava
all'epoca anche un dipinto raffigurate il Cenacolo, di cui si sono perse purtroppo le tracce.
Nel 1953, a causa della precariet� della copertura,
il parroco
don Gaetano Iorio chiese aiuto al governo per lavori di consolidamento. Accanto
all'altare centrale, nella navata laterale destra si possono visitare l'altare fatto costruire dall'arciprete
Melchionna nel XIX sec. e quello dedicato dall'amministrazione comunale a San Paolino patrono, risalente al 1900.
|
|
|
|
|
Statua San Paolino patrono di Villamaina |
|
Trittico |
|
Statua S. Antonio |
Il
Trittico, raffigurante il
Redentore,
San Pietro e
San Giovanni Battista appartiene
alla scuola di Andrea Sabatini e risale alla seconda met� del XVI secolo.
LA TOMBA DUCALE
La Chiesa Madre di Villamaina ospita il celebre monumento funerario del duca
Annibale Caracciolo.
Appartenente al ramo dei "Caracciolo del Sole", figlio legittimo di Matteo Caracciolo (patrizio napoletano,
signore di Villamaina, Serra, Salza e Capriglia) e di Donna Gratimola Capece-Secondito, Annibale rimase
probabilmente vittima di una sedizione popolare, come una leggenda dai dubbi risvolti storici ancora tramanda.
La tomba, che sarebbe pi� opportuno definire “
cenotafio”, in quanto i resti del Duca a seguito della demolizione
parziale dell'edificio non sono pi� stati ritrovati, � databile con precisione al
1539, anno della morte di Annibale Caracciolo,
e venne edificata con tutta probabilit� da Vincenzo Caracciolo, figlio di Annibale.
Il monumento, a pi� livelli e di gusto rinascimentale, � finemente scolpito su pietra locale con bassorilievi classicheggianti che ricordano alcuni motivi della
tomba romana di Paccio Marcello al Goleto ed altri riconducibili alla simbologia della
celebre famiglia, come, ad esempio, l'antico stemma rappresentato da un leone (linguato di colore azzurro su
sfondo giallo), inquartato di bande trasversali (rosso oro con una fascia blu al capo).
Il coperchio del sarcofago, ora sistemato in posizione leggermente inclinata per permetterne la vista,
rappresenta il duca Annibale in armatura solenne.
Sul fronte vi sono ampie decorazioni fitomorfe e poi un bassorilievo raffigurante un giovanetto. Pi� in basso
una serie di riquadri scolpiti ad altorilievi che riportano gli stemmi, la pan�plia (le armi, disposte a trofeo
per ornamento) e i simboli del potere politico e militare.
L'epigrafe, che si stende sotto la statua, � stata recentemente decifrata dal prof. Gennaro Passaro, cos� come
riportato:
...Q CARA: DE MANDATO HANNIBALIS SUI PATRIS HUNC TUMULUM EREXIT:
QUI OBIIT IN ANNO 1539
("? Caracciolo, su mandato di Annibale suo padre, questo tumulo eresse.
Il quale mor� nell'anno 1539")
|
|
|
|
|
Coperchio del sarcofago |
|
Particolare: pan�plia |
|
Stemma Caracciolo con simbolo potenza politica |
|
|
|
|
|
|
|
Stemma Caracciolo con simbolo potenza militare |
|
|